Educazione civica digitale: cos’è e perché è importante?
Per educazione civica digitale s’intende un insieme di azioni utili a sviluppare:
- le competenze di utilizzo della tecnologia;
- le competenze di comprensione dei contenuti sul web;
- la diffusione di un comportamento civile all’interno della rete.
L’educazione civica digitale, dunque, fornisce agli utenti gli strumenti idonei all’utilizzo consapevole di internet.
La tecnologia è diventata ormai parte integrante della società, a volte anche in maniera invasiva. E’ importante un corretto approccio con il web, per navigare in sicurezza e per utilizzare i social in maniera corretta.
Cosa significa educare alla cittadinanza digitale
Educare alla cittadinanza digitale significa far sì che i cittadini diventino competenti; significa permettere ai cittadini di esercitare la propria cittadinanza utilizzando in modo consapevole gli strumenti tecnologici, in base ai bisogni individuali; ma significa anche sapersi proteggere da plagi e truffe sulla rete e sui media, rispettando le norme specifiche, come quelle sulla privacy e sul diritto d’autore.
Tutti – anche i cosiddetti nativi digitali, nati e cresciuti con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche – devono essere educati alla cittadinanza digitale.
La tecnologia ha migliorato lo stile di vita ed ha impresso una forte spinta verso l’innovazione. Ogni giorno impariamo e ci informiamo; molte persone, ad esempio, sono riuscite a laurearsi frequentando le lezioni dal proprio pc di casa. Molti lavori, che venivano eseguiti manualmente, si sono profondamente trasformati facendo nascere nuove professioni che si svolgono esclusivamente via internet. E’ quindi fondamentale avere dimestichezza della rete per un consumo consapevole ed appropriato.
L’innovazione procede velocemente e l’educazione, oggi, deve mettere al centro non soltanto la tecnologia ma anche i nuovi strumenti di interazione didattica e sociale.
Uno studio dell’Osservatorio del Movimento etico digitale evidenzia come il 74% degli italiani non è stato formato per essere cittadino digitale, al contrario del 47,6% dei ragazzi europei.
In Italia, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, si è posto l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento e di promuovere l’innovazione digitale nella scuola; ma solo recentemente (e forse dovremmo ringraziare la pandemia) istituzioni e aziende hanno subìto una vera e propria trasformazione digitale che ha modificato la relazione persona/tecnologia, anche per quanti non hanno uno specifico background tecnico e culturale.
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